
Piccolo ma fondamentale oggetto, il bottone era conosciuto già nell’età del Rame; ma i nostri antenati preferirono a lungo le fibbie e lo usarono soprattutto come ornamento.
I romani, ad esempio, ne cucivano uno sulla toga; si chiamava, lunula, dalla forma a mezzaluna, ma in realtà era solo una spilla decorativa.
Quando nel 1300 la moda lanciò i vestiti attillati, il bottone per la prima volta si mise a fare il suo mestiere, quello cioè di chiudere soprattutto corsetti ed abiti, anche perché le camicie venivano ancora chiuse con lacci.
Era sempre prezioso, fabbricato in ambra, cristallo, oro e argento; spesso anche le perle fungevano da bottoni femminili, usanza tutt’ora rimasta per camicette particolarmente eleganti.
Nel 1400 il bottone cadde vittima delle Leggi Suntuarie, che regolavano il lusso dell’abbigliamento cittadino onde evitare inutili ed immorali sfarzi.
Una di queste, emanata a Firenze nel 1415, recitava: “La donna non possa, ardisca e presuma portare più argento che una libbra d’imbottonatura”.
Molti dei grandi artisti tra la fine del 600 e la fine del 700, si cimentarono nella realizzazione di piccoli bottoni dipinti a mano con diversi temi come le marine, le rovine di antichi edifici, le battaglie, i cavalieri e le scene romantiche.
La moda dei bottoni dipinti finì col finire del secolo, quando l’abbigliamento mutò di nuovo andando verso fogge neoclassiche.
La seconda metà del secolo fu segnata dalle scoperte archeologiche. Dal legame con l'antico nascono i bottoni miniatura. E si cercarono di migliorare i materiali.
I bottoni metallici furono impiegati sia per uso civile che militare, all’inizio erano realizzati in leghe diverse, in argento e in oro. Questi bottoni erano spesso stampati usando gli stampi per i bottoni in argento e con questa tecnica si potevano ottenere una gran varietà di forme anche complesse.
Oltre a queste tipologie di bottoni, furono realizzati anche bottoni in porcellana decorati prevalentemente con motivi floreali, uccelli e insetti. Alcuni dei soggetti più in voga nel bottone settecentesco, oltre a quello floreale, furono le cineserie, ovvero l’interesse per una Cina immaginata.
Nella prima metà XVII del secolo, portò con se lo stile rococò, dove il lusso sfrenato e ridondante prediligeva i grandi gioielli e i diamanti. Anche i bottoni tornarono ad essere oggetti preziosissimi, aumentarono le loro dimensioni e si riempirono di pietre preziose di diamanti
Il Grand Tour, ovvero il viaggio di apprendimento realizzato dai giovani ricchi e da artisti nell’Europa continentale del 700, porto ad una passione per i paesaggi che vennero raffigurati anche in scatole, tabacchiere e bottoni. Molti dei grandi artisti tra la fine del 600 e la fine del 700, si cimentarono nella realizzazione di piccoli bottoni dipinti a mano con diversi temi come le marine, le rovine di antichi edifici, le battaglie, i cavalieri e le scene romantiche.

I bottoni in argento, o altro materiale prezioso, erano considerati un buon investimento economico: facili da nascondere in caso di predazioni, comodi da portar via in caso d’improvvisa fuga e, in caso d’emergenza, usabili al posto del denaro.



La seconda metà del secolo fu segnata dalle scoperte archeologiche, dal legame coll’antico nascono i bottoni miniatura, rievocano scene tratte dalla mitologia greca e romana in svariati materiali e tecniche.
I bottoni metallici furono impiegati sia per uso civile che militare, all’inizio erano realizzati in leghe diverse,in argento e in oro.
Tra i bottoni metallici tanto di moda nel 700 troviamo quelli realizzati con la tecnica “cut-steel”.
Oltre a queste tipologie di bottoni, furono realizzati anche, soprattutto nella seconda metà del secolo, bottoni in porcellana decorati prevalentemente con motivi floreali, uccelli e insetti.
I motivi orientaleggianti furono forse la più forte influenza di tutte, esse si dividono in due correnti: da una parte la moda delle”cineserie” molto in voga già nella prima metà del 700 – dove si segue lo stile e i temi dell’arte cinese, dal quale proviene il tipo di bottoni detti “willow pattern”; si tratta di un disegno tipico del gusto cinese che presenta architetture e figure stilizzate.



